ALTAMURA: LA SPIRALE DELLA VITA (4.03.2023 – 4.04.2023)
Una grande installazione a forma di spirale, in memoria di tutte le vittime di mafia della Puglia oltre a quelle delle stragi di Capaci e di via D°Amelio dove persero la vita i giudici Falcone e Borsellino con le relative scorte, è l’ultimo lavoro dell’artista veneziano Gianfranco Meggiato inaugurato nel giorno in cui ricorre l’anniversario dell’uccisione Domi Martimucci, barbaramente ucciso da un attentato dinamitardo la notte tra il 4 e 5 marzo 2015.
“La Spirale della vita”, l’opera creata utilizzando come materia prima 2000 sacchi militari, ha un diametro di 10 metri e rappresenta la prima installazione temporanea di grandi dimensioni realizzata in Puglia in memoria delle vittime della Mafia. “Solo il libero pensiero, l’acquisizione di conapevolezza e non le armi – sottolinea l’artista Gianfranco Meggiato – possono salvare l’uomo da se stesso. L’uomo non ha bisogno di sovrastrutture ma, direttamente, con l’umiltà dell’apprendista, dovrà percorrere il proprio individuale labirinto per arrivare alla conoscenza”.
Un progetto dal valore fortemente simbolico che parte dalla forma della spirale come rappresentazione del flusso vitale: quel percorso tortuoso che ognuno intraprende alla nascita, a volte tormentato da prove e fatiche, che conduce alla contemplazione e alla consapevolezza della verità e della giustizia. Valori rappresentati dall’imponente scultura – alta 4 metri – posta come punto di arrivo al centro dell’opera. Un’esperienza immersiva e multisensoriale che risulterà ancora più intensa per il visitatore che sarà investito dall’odore sprigionato dai sacchi di juta.