I DIOSCURI TORNANO A ROMA (1.12.2023 – 1.02.2024)
“I Dioscuri tornano a Roma”: in via Veneto e Porta Pinciana undici grandi sculture dell’artista Gianfranco Meggiato ripropongono il Mito di Castore e Polluce
Dal 1° dicembre 2023 al 1° febbraio 2024
Una grande esposizione dello scultore Gianfranco Meggiato, in programma dal 1° dicembre al 1° febbraio a Roma. Undici monumentali sculture saranno allestite in un luogo emblematico della Capitale, nel cuore del Municipio 1, fra via Veneto e Porta Pinciana.
“I Dioscuri tornano a Roma” è il titolo di una mostra, promossa dal Municipio Roma 1 Centro – Assessorato alla Cultura e dall’Associazione Via Veneto e organizzata dalla “Fondazione di Arte e Cultura Gianfranco Meggiato” con curatore scientifico Dimitri Ozerkov, già direttore del Dipartimento di Arte Contemporanea dell’Ermitage di San Pietroburgo, dimessosi dalla direzione museale nell’ottobre del 2022 in segno di protesta contro l’invasione russa in Ucraina.
L’inaugurazione è in programma venerdì 1° dicembre alle 10 a Porta Pinciana, alla presenza dell’artista e dell’assessore alla Cultura del Municipio Roma 1, Giulia Silvia Ghia.
È possibile percorrere l’itinerario dell’esposizione attraverso il proprio smartphone, seguendo una mappa completa di immagini e descrizione, che si attiva scannerizzando un QR code posto sui cartelli esplicativi che accompagnano ciascuna scultura.
Il catalogo, che sarà presentato a gennaio 2024 in concomitanza con la chiusura della mostra, è pubblicato da Editoriale Giorgio Mondadori.
“Portare questa grande mostra con 11 opere nel centro della Capitale – spiega Gianfranco Meggiato – ci consente di riferirci alle radici di Roma Antica per trasmettere una visione di estrema attualità: come Castore e Polluce che erano fratelli diversi, l’uno mortale e l’altro divino, così anche noi, oggi, siamo invitati a riflettere sul valore di quello che ci appare diverso da noi stessi, per riconoscerlo come fonte di arricchimento per la comunità, con la consapevolezza che siamo tutti foglie dello stesso albero, siamo tutti onde dello stesso mare. È questa per me l’essenza della vera fratellanza”.